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Grande occhioUn uomo a forma di occhio scappaUomo a forma di occhio cerca di essere fermato ma scappaUn uomo fa il giocoliere e una lampadina dentro una banana parlaUn gatto rosa, un aeroplano giallo e una figura che correUn uomo che corre viene mangiato da un diavolo

Martoz

Il Trapasso di Mario

Per interpretare questo fumetto, tutto ciò che occorre è il titolo, laconico e letterale.
È messo in scena il trapasso, un’uscita di scena che appare come una fuga urgente, un impegno inderogabile. La fretta potrebbe dipendere dal fatto che c’è un’alba in questo imbrunire: l’arrivo a una festa. Il compito dell’artista prosegue altrove. Che il punto di arrivo sia la bocca del diavolo è un vero omaggio, una provocazione scherzosa, perché gli artist*, che vivono secondo regole proprie, sono tutti destinati all’inferno! È questo il prezzo (o forse il premio) della libertà. Durante questo scatto verso un obbligo superiore - superiore anche qualora si trattasse del Nulla - rivediamo (si sa!) tutta la vita. Striminzita in un bignami, un video velocizzato, 100 metri in 8 secondi. E la nostra vita, che nel caso specifico di Mario sono le sue opere, ci chiama. Cerca di trattenerci. Non è chiaro se sia, da parte sua, un gesto nobile o meschino. Una volta rinunciato alle interpretazioni, ci rimane solo il fatto asciutto: non vuole che andiamo via. 

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